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26/02/2024

Manuali di istruzioni: neuroscienze e scrittura efficace

Scrittura efficace per manuali d'istruzioni

  • #documentazione tecnica
  • #comunicazione tecnica

Quando scriviamo manuali di istruzioni, dovremmo chiederci: cosa accade nel cervello dell’utente che li sta leggendo? Spesso dobbiamo aspettare i risultati dei test di usabilità dei manuali per capire se i nostri scritti sono chiari. Ma a quel punto, il manuale è già stato scritto. Come fare a capire anticipatamente come scrivere per quell’utente?

Come il cervello legge i manuali tecnici?

Le ultime ricerche nelle neuroscienze confermano gli studi che portarono Robert E. Horn a ideare il metodo Information Mapping nel 1967. In un articolo di Markus Reiter "Five lessons for brain-friendly writing" su Tcworld di Ottobre 2012, il metodo viene spiegato bene. Vediamolo insieme…

Parole organizzate come in un supermercato

Vi siete mai domandati come il nostro cervello immagazzina le parole? Alfabeticamente? No, le raggruppa come i prodotti di un supermercato. Ovvero “Prodotti da forno”, “Verdure”, “Carni” e così via. Quindi, se il cervello è già impegnato in una certa “area del supermercato”, sarà più pronto a recepire e recuperare tutte le parole di quell’area. Se invece gli viene richiesta una parola di un’altra area del supermercato, potrebbe avere più difficoltà a recuperarla.

Provate a riportare questo modello ad un manuale di istruzioni. Cosa vi può suggerire?

Concreto vs. astratto

Il nostro cervello salva i termini astratti in uno scomparto separato dai termini concreti. Nell’esempio del supermercato, se leggete “Frutta” cosa visualizzate? E se invece leggete “banana”, “pera”? Quanto tempo ci avete impiegato a visualizzare il termine astratto “frutta” e invece quanto tempo avete impiegato a visualizzare il termine concreto “banana”?

Provate a riportare questo esempio su un brano di descrizione di un applicativo software. Cosa vi suggerisce?

Usare parole familiari

Il nostro cervello scannerizza rapidamente le parole familiari, mentre rallenta e dubita di fronte a quelle sconosciute. Addirittura torna sui suoi passi in caso di parole difficili o frasi complicate, creando un disastro per un utente che deve imparare a usare un nuovo oggetto o un intero sistema!

Inoltre, il cervello immagazzina le parole come immagini. Come si comporta quando arriva una parola sconosciuta e strana?

L’autore dell’articolo cita anche una tesi antica (vedi Rawlinson, G. E. – 1976 “The significance of letter position in word recognition”. Unpublished PhD Thesis, Psychology Department, University of Nottingham, Nottingham UK) che vuole dimostrare come le parole vengano percepite dal cervello come immagini a patto che la prima e l’ultima lettera restino uguali. Ma su questo ci sono discussioni in corso.

Proviamo sempre a riportare quanto suggerito nei nostri manuali. Cosa significa per noi autori? Come facciamo a sapere se "quelle" parole sono familiari o sconosciute ai nostri utenti?

Costruire frasi chiare

Questo è sempre stato il mio tormentone che poi si è consolidato con l'avvento delle memorie di traduzione che premiano chi scrive con una struttura di frase ripetitiva (naturalmente in base allo scopo che ha la frase).

Il cervello anticipa quello che legge indovinando la fine di una frase. Più la frase è breve e chiara, più il messaggio arriva rapido e senza "rumore". Quindi, applichiamo le regole del buon Simplified Technical English anche in italiano e buttiamo all'aria gli appunti della Prof. di Lettere.

Creare immagini nel cervello degli utenti

I testi possono essere image-oriented e text-oriented.

Si è scoperto che i testi image-oriented colpiscono soprattutto l'emisfero sinistro del cervello, l'emisfero soggettivo che ospita le emozioni e le immagini.

Invece, i testi text-oriented colpiscono l'emisfero destro, l'emisfero oggettivo e razionale che si occupa dei sistemi e delle strutture.

Cosa vuol dire per i nostri manuali? Che se vogliamo evocare immagini ed emozioni, per esempio in una brochure, racconteremo una storia o metteremo qualche verso di una poesia. Mentre se vogliamo spiegare sistemi e strutture, per esempio per i manuali, saremo obbligati a gettare al vento le nostre abilità narrative ed essere schematici, schematici e ancora schematici.

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In Writec, ci avvaliamo di redattori tecnici altamente competenti che applicano queste e altre tecniche avanzate per creare manuali di istruzioni, manuali d'uso, cataloghi ricambi e altra documentazione tecnica. La nostra esperienza ci permette di produrre documenti chiari, utili e facilmente comprensibili, ottimizzando l'usabilità e la soddisfazione dell'utente.

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